Salonthur è un ricco e multiculturale reame costiero dove regna la pace e la giustizia. La famiglia reale vanta un lignaggio diretto con l’Imperatore Beriagar e l’attuale Re Vandor è un sovrano saggio e giusto, amato dai sudditi e rispettato dai sovrani delle città vicine. Come i suoi predecessori ha favorito nella popolazione il culto del Dio della Giustizia, quello della Dea della Guarigione e quello del Dio della Sapienza.
Gli antichi ordini cavallereschi hanno mantenuto la forza della tradizione, diventare un cavaliere è per un giovane del Solonthur un sogno ed un ideale di disciplina e di purezza d’animo, questa passione assicura onorevoli e valorosi cavalieri fedeli al Re e difensori del reame e della sua popolazione.
Carante ed i villaggi costieri hanno convissuto con le incursioni dei pirati minotauri, i loro porti sono fortificati e le navi mercantili sono scortate da galeoni da guerra, ma la notizia della conquista di Taras Mina da parte dei minotauri e del Re Massacratore ha destato moltissima preoccupazione da convincere il Re ad invitare i sovrani delle città e dei popoli vicini in riunione (anno 926).
Sorprese tutti l’arrivo di un drago dorato che annunciò ai presenti che il Re Massacratore non era un minotauro, bensì un Semi-Dio Immortale, Signore del Caos, portatore di sterminio, distruzione e follia. Il Principe Glòredhel rappresentante degli elfi invitò a seguire il loro esempio e prepararsi alla guerra, per lui i Re Neri non si sarebbero accontentati delle terre già conquistate, ma avrebbero presto preso di mira i loro reami. Il Patriarca Nom Bardewer, illuminato dalla Visione di uno scontro epocale tra le forze ancestrali di Legge e Caos sul suolo del mondo, dichiarò che i suoi paladini a cavallo avrebbero difeso la Legge del Creato e gli Dei ovunque richiesto per il bene di tutti i mortali. Se Re Vandor potè stringere un immediato accordo di reciproco aiuto con Glòredhel e con gli elfi, i nani di Dorkhome si mostrarono titubanti ad un’alleanza di guerra, preferendo rimanere neutrali ed assicurando la vendita di armature ed armi di ottima fattura; era evidente che avessero interessi economici da difendere anche nei confronti dei Re Neri.