Il Signore del Tradimento e dell’Inganno dopo aver corrotto e portato gli elfi selvaggi alla dannazione alterò nuovamente la sua forma e si presentò agli uomini del Tharghilion come un ricco mercante. Con il suo irresistibile fascino proponeva ricchezza, oggetti magici e possedimenti al prezzo dell’anima.
Quelli che accettarono il patto furono innalzati agli agi della nobiltà, ma il loro corpo senz’anima divenne ricettacolo di demoni maledetti pronti a servire colui che aveva dato loro un corpo.
Questi nuovi nobili si fecero chiamare Arconti e si stabilirono a Tekard e nelle contrade circostanti acquisendo potere e reclutando soldati. S’incontravano segretamente compiendo riti di sangue per gratificare il Signore del Caos e ricevendo da lui nuove istruzioni e strategie.
Lord Sarnath, tra loro era il più valente, abile comandante e cavaliere era il favorito del Signore del Caos, e per lui radunò in un’armata tutti i cavalieri che erano stati deseredati per crimini passati e ora disposti a combattere per vendicare la dignità perduta.
Gli Arconti presero il potere la Notte degli Arti Insanguinati (anno 928) quando Lord Sarnath, a cui il Signore del Caos aveva promesso la corona, e i suoi cavalieri s’impossessarono della casa reale imprigionando il Principe Greygor e trucidando l’intera corte.
Il Signore del Caos tradì le sue promesse prendendo per se la corona e divenendo Re degli Arconti e di Tekard, lasciò invece Lord Sarnath al comando dei suoi cavalieri a cui dette ordine di profanare e saccheggiare tutti i templi dedicati agli Dei Maggiori dell’intero reame, trucidando chierici e fedeli.
Presto gli Arconti iniziarono a competere tra loro con ogni mezzo; pianificando loschi traffici, omicidi e vendette, asservendo creature e mostri, al fine di guadagnare potere ed ottenere i favori del Re, Tekard divenne una città pericolosa dove tutto era possibile, per questo continuò ad attrarre mercanti, mercenari ed avventurieri senza scrupoli.