I Signori del Caos una volta entrati nel mondo, decisero di dividersi per trovare un luogo dove ciascuno avrebbe costruito una fortezza ed iniziato ad esercitare il proprio potere sui mortali, non era facile infatti per loro andare d’accordo e rinunciare alla propria sovranità.
Il Signore della Non Vita e della Non Morte pose suo il trono in una fortezza creata con la magia in un profondo baratro, una spaccatura nei Monti Cerchianti tra profonde fenditure e grotte. Da qui ha soffiato la sua fetida influenza sui villaggi ed i paesi delle valli fino a raggiungere le città nelle pianure. I suoi servitori d’ombra si sono introdotti come incubi nelle menti degli abitanti delle contrade vicine, seminato paura e divisione, corrotto i capi villaggio e attirato a se stregoni ed avventurieri senza scrupoli. Con un esercito di non-morti; zombie, scheletri e spettri, il Signore del Caos ha conquistato la grande città di Koldmont per farne la capitale del suo Reame, da quel momento si è fatto chiamare Re della Morte.
Il Signore della Distruzione si costruì una stanza in profondità dei Monti Dryss e la circondò di difese, cunicoli e dungeon, Tasguzar la chiamò, e qui con la magia creò i golem; costrutti senza coscienza di pietra e metallo tenuti insieme dalla magia. Orchi e goblin si prostrarono davanti al suo potere e quelli che non furono trucidati lo adorarono come Re e Padrone. Sotto la sua guida furono conquistate valli e villaggi, uomini ed animali furono sterminati, nani e giganti fuggirono. Molte tribù di umanoidi si unirono alla sete di conquista, ma il Signore del Caos odiava quelle razze deboli, voleva un popolo degno della sua indole guerriera e sterminatrice…
Il Signore del Tradimento e dell’Inganno si costruì un tempio nella foresta di Svarfeim abitata dagli elfi selvaggi che insieme agli animali ed alle creature dei boschi vivevano in armonia e simbiosi. Alterò la sua forma e divenne un druido, ingannò i druidi e gli shamani elfici, e con questi iniziò esperimenti con gli animali e gli esseri umani e furono creati i mannari; creature maledette mutaformi e fameliche. Nessuno tra gli elfi selvaggi seppe resistere al suo potere e i loro animi furono corrotti, le loro esistenze maledette, l’odio, la menzogna e la depravazione li rese dannati.
In 30 anni furono occupate dai Re Neri le lande dello Shinlam e del Tharghilion edificate maestose fortezze in territori impenetrabili, assoggettati molti popoli e città del continente.
Si fecero chiamare Re Neri, celando la propria identità agli occhi dei sovrani dei reami di Erthuan.